- Su: riposa, già il buio è arrivato!
ma cos'è che ti tiene irrequieto?
dormi, dormi, bambino! -, ed un bacio
sulla fronte la bàlia gli dà.
ma quegli occhi frementi piccini
fra le tende intravedono un bosco:
in quel fosco una voce lontana
che lo chiama, lo chiama di là.
e la voce: - Su, vieni di qua! -
così il piccolo tende le mani
all'oscura boscaglia che canta,
e vagando nel freddo d'inverno
giunge ai larici, cerca qualcosa.
- È mia mamma, mia mamma mi chiama! -,
si ripete con voce argentina.
- Dove sei, dove sei cara mamma?
forse qui, fra quest'erba riposa. -
- Ninna nanna, riposa, riposa! -
e passò notti e notti a cercare
un suo abbraccio, un suo bacio, la voce,
ma del bimbo soltanto rimane
un ricordo, e in leggenda vivrà.
ora gli occhi chiudete, bambini,
e dormite: già il buio è arrivato!
riposate: ora ancora potete,
perché un giorno fra voi tornerà!
ninna nanna, la voce vi avrà.