Che le stelle parlassero di notte,
quando l'odio fa sonni
crudelmente inquieti, si poteva immaginare
dal loro silenzio alla luce del giorno.
mi raccontano della tua bellezza,
di come i boccioli si aprano
al tuo delicato passaggio.
invidio le stelle,
quell'essere così lontano
da questo dolore insano:
non hanno il viso insanguinato
dall'onnipresente guerra
che mi ha dilaniato.