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Pubblicata il 21/04/2003
Quiete passeggian
le calme lancette
dettando per sempre
nel vuoto, il niente

Lievi massaggian
la mente e la pelle
d’un tenue tratteggio
e adagi carezze.

Poi ruvide arpeggian
e sveglian le pare:
lancette pien d’ira
d’attese fin vane…

Ma fervide inneggian
la vita e la speme,
di cogliere intensa
la gioia che viene.
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Sperando che corrino il più veloce possibile.

Francesco

il 21/04/2003 alle 23:45