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Pubblicata il 09/12/2022
Questa è la storia ,
di come fu lontana la gloria,
di un uomo dall'enorme altezza,
quanto per sua sfortuna fu la dolcezza.

gli gridavan ogni giorno carogna,
il tuo amore a noi fa vergogna,
i tuoi occhi di pianto annaffiati,
ci fanno abbaiare come cani affamati.

e, fu così, che un di , d'inverno,
l'uomo montagna, si strinse il cappio,
come una collana...
ed i suoi occhi , non piansero più,
ed i suoi occhi, non videro piú...

in silenzio si allontana ,
dalle case della pianura,
un' ombra scura,
senza dimora , senza città...
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Bella sino al cappio, poi non più.

il 09/12/2022 alle 10:55

Quindi ha raggiunto lo scopo questa poesia, arrivare a metter di fronte l'inspiegabile che conduce alcuni a scegliere la morte. Infatti vuole sfatare il tabú, di perdonare senza giudizio chi ha scelto questa via apparentemente codarda ed egoista , di scegliere ( contrariamente alla nascita) la propria fine. Non c è giudizio , come una fotografia , ma solo l'imprimere un momento così come realmente è. Lascio a voi il commento della riuscita o meno di questo intento

il 10/12/2022 alle 23:41