PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/12/2022

e' sera.....Piove da diversi giorni, una pioggia fitta che penetra in profondità, il cielo è scuro e i tuoni rimbombano nella valle. Le case sono serrate, avvolte da un vapore lattiginoso e tutt'intorno siepi d'alloro e mirto sembrano inginocchiarsi a pregare. Anche i gatti si sono nascosti in qualche buio angolo di casa e non si sente neppure l'abbaiare d'un cane. I miei parlano in cucina, sottovoce, forse non vogliono che sentiamo i loro discorsi, ma.. si capisce che qualcosa li preoccupa. Piove incessantemente e s'odono gli scrosci violenti dell'acqua sul tetto e sui davanzali. Improvvisamente bussano, nove, dieci colpi fitti alla nostra porta, uno dietro l'altro, mentre una voce alterata dall'affanno dice:" Esca! è terribile!". Mio padre si precipita fuori e dalla strada arrivano voci concitate. Pare che il paese sia circondato da frane e che in periferia , verso il cimitero , un fiume di fango abbia trascinato verso valle intere abitazioni, anche i cumuli di sabbia e pietre della nostra casa in costruzione. Pazienza! i risparmi d'una vita...Meno male che le persone sono salve...non bisogna perdere tempo perché l'alluvione è un terribile mostro , capace di divorare interi paesi in brevissimo tempo .L'acqua scende inarrestabile, rivoli gonfi solcano muretti a secco e invadono le case, la paura s'impossessa dell'anima e costringe tutti ad uscire di casa, a portarsi in un luogo più riparato. Pare che tutt'intorno alla chiesa il terreno sia più solido e cosi tutti vi si dirigono in massa. Una massa che si muove al buio, una comunità che cerca riparo in un luogo sacro...sembra d'assistere ad una scena dei primi cristiani , quando segretamente si recavano in riunione ad ascoltare Pietro. Oggi la massa si sposta non con gioia ma con disperazione e con il cuore spezzato. Arrivano da ogni parte del paese e nonostante il buio sia fitto e gli scrosci rompano il silenzio le persone si riconoscono anche da un colpo di tosse.” rimaniamo vicini!” qualcuno osa dire. Tutti riescono a ripararsi in chiesa e negli alloggi della canonica. Gli uomini sono assiepati davanti alla porta d'ingresso quasi a voler fare da scudo all' invadenza dell'onda acquosa, le donne tengono stretti i più piccoli e abbracciano con lo sguardo i più grandicelli che zitti stanno al loro fianco, quasi consci della gravità della situazione. Mia madre è con noi , ci stringe forte al petto, mio padre lo sentiamo vicino. La luce delle candele è fioca e s'unisce al gemito delle preghiere. In fondo alla navata improvvisamente s'ode un tumulto, qualcuno manifesta l'intenzione di recarsi nella propria casa per vedere se è ancora in piedi, altri lo bloccano sull'uscio. Bisogna aspettare che faccia un pò di luce, tutt'intorno è buio e fango, non si può rischiare inutilmente. Piove senza tregua. La notte è lunga e le preghiere riempiono le ore. Ecco che l’alba cede lo scettro al giorno, la pioggia è cessata e il disastro è visibile in tutta la sua prepotenza e maggiormente lo si vede negli sguardi spenti e nei pensieri vuoti della gente. Lo spettacolo delle zone colpite è sconvolgente . Alcune case ed un negozio d'alimentari sono rimasti in piedi , tutte le altre sono crollate, intere pareti sepolte nel fango; improvvisamente un elicottero sorvola il tratto di cielo sopra le nostre teste, arrivano le prime coperte ed i primi viveri .I bambini corrono urlando, quasi felici per quei doni, e seguono gli adulti che trasportano i pacchi fino all’ingresso della chiesa dove i piccoli vengono rifocillati. Circola la voce che molti hanno perso casa, orto e animali, ci sono alcune persone che mancano all'appello, un gruppo di volontari si muovono in direzione delle loro case e nel breve tempo di un’ora tutti vengono ritrovati sani e salvi. Mancano anche dieci cani . Il muro del cimitero purtroppo non ha retto, la furia del fango ha trascinato tombe e il fiume Pardu, enormemente ingrossato, accoglie alcune bare che galleggiano come zattere abbandonate al destino. Sui costoni s'aprono enormi canaloni , fenditure a precipizio verso la valle, tutto distrutto, strade campi, vigneti, boschi di noci ,ghiande e castagni. Le strade interrotte impediscono gli aiuti, solo dal cielo per ben dieci giorni piovono ancora i viveri tramite un elicottero. Poi , nel cielo riappare il sole... ecco l'arcobaleno… penso che farà bel tempo.

paese fantasma dai mille occhi
abbandonato al destino
nel cupo temporale d' un tempo.
il diluvio era rapido
sui bianchi muri divorati dall'onda
dove noi.. poveri passeri
in fila sulle grondaie
cercavamo riparo.
la nostra vita era un bacio
poi un vortice
come le
zattere senza luci
dei nostri piccoli spazi
mentre…
disperazione e dolore
misuravano il tempo in anni luce.
l'orizzonte dei sogni
trascinato dal treno
nei vagoni colmi di silenzi infiniti
era oramai vuoto.
poi la notte
la vita
tra le candele spente
fino
all'abbraccio dal cielo.

in riva al Gange, presso un lebbrosario, parecchi anni fa, quando era ancora giovane, Madre Teresa scrisse questo testo, che va dritto al cuore del nostro problema, dilatandone i temi, le tonalità, le prospettive: "La vita è opportunità, coglila; sfida, affrontala; dovere, compilo; lotta, accettala; tragedia, afferrala corpo a corpo; la vita è vita, difendila"
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Brava Ninetta, non la conoscevo! Grazie di averla proposta! Un caro saluto

il 05/12/2022 alle 21:47

La recente tragedia di Casamicciola ha risvegliato in me un tragico ricordo...Ti ringrazio per essere sempre presente.Un caro saluto.

il 06/12/2022 alle 11:09

Grazie Sir il commento era dedicato a te.

il 06/12/2022 alle 11:10

Salve Augusto, che piacere rivederti! Grazie per l'affettuoso commento, un fatto veramente accaduto quando ero bambina.Saluti cari.

il 06/12/2022 alle 11:14

Con affetto riconosco che il cuore è rimasto lo stesso puro e sacro come si riesce soltanto da bambini, ti è rimasta la bontà d'animo quella non cambierà mai e poi mai Felice di rincontrarti Con lo stesso affetto Tonino

il 06/12/2022 alle 11:32

Grazie Tonino, le tue parole mi commuovono.Felice anch'io di rincontrarti.Un abbraccio.

il 06/12/2022 alle 11:57

Vicina sempre al dolore di chi viene colpito da queste tragedie, la natura può essere spietata. Grazie per averci donato la Poesia di Madre Teresa, che già amo tanto. Ninetta la tua poetica nel descrivere, sentire, raccontare è veramente splendida. Mi dispiace di quello che avete dovuto affrontare.Sei una Poetessa a 360 gradi. Ti apprezzo e Ti stimo molto.

il 06/12/2022 alle 22:22

Cara Lucy, io ero molto piccola, sono passati tanti anni, ho un vago ricordo...ricordo invece mia madre, finché ha potuto( perché poi ci siamo ribellati) ogni volta che pioveva ci riuniva in cucina a recitare il Rosario.Grazie per le belle parole, mi fanno arrossire...Un abbraccio!

il 06/12/2022 alle 22:54

Non arrossire :-) Come definiresti Tu chi nel proprio poetico Racconto riesce ad inserire, come un dono prezioso, da offrire agli altri, una Poesia di Madre Teresa di Calcutta?

il 07/12/2022 alle 00:30

Cara Ninetta, mi unisco alle considerazioni affettuose e sensibili di Lucy, con un pensiero di stima rispetto e affetto a Madre Teresa. La tragedia che hai, avete voi tutti in paese, vissuto tanti anni fa evidentemente non è bastata a far varare una sistemazione solida scientifica ed efficiente del nostro disastrato e cementificato (sempre più) territorio. Si pensa a tanto "costruire inutile e simbolico" come ponti o grattacieli, ma si sciolgono i paese e le vite di chi ospitano sotto piogge alluvionali frane o terremoti. Grazie per tutto questo che hai sottolineato, al caro prezzo di una memoria di dolore espressa con disarmante sensibilità . Ti abbraccio.

il 07/12/2022 alle 20:58

Mi trovi pienamente d'accordo.Purtroppo si arriva sempre troppo tardi.Il mio paese natale è stato ricostruito vicino al mare, lontano da monti, frane e fiumi, in uno spazio veramente sicuro.UN abbraccio.

il 08/12/2022 alle 18:56

Bella ed emozionante lettura, ci fa capire quanto siamo fragili e indifesi al cospetto della natura quando mostra il suo lato spaventoso.

il 09/12/2022 alle 08:32

Certe volte la natura è matrigna e noi siamo impotenti di fronte a questi tragici fenomeni, una buona parte bisogna dire sono causati dal cambiamento climatico ma anche dalla violenta aggressione al territorio messa in atto negli anni con il fenomeno dell'abusivismo edilizio ...grazie Vin per il tuo commento.Saluti cari.

il 09/12/2022 alle 22:07

Una perla da custodire.

il 03/01/2023 alle 14:53

Grazie Anna per esserti soffermata a leggere e aver apprezzato questo racconto.

il 03/01/2023 alle 15:19