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Pubblicata il 22/10/2022
Sei Donna di Calendari,
neppure ti raggiunge il sogno;
ed ora che s'è dileguata, vissuta,
anche l'ultima goccia d'inchiostro,
m'è rimasto il dubbio ch'esisti.

schiocca il tempo
corde di sinopia,
tra il tuo ed il mio;
frusciano via,
petali sfogliati,
le tue pagine cliccate.

ma se un raggio di sole, irrotto
nel pertugio del mio limite,
farà nascere dal tuo silenzio
il mio nome,
ed avrai per me almeno un'ora
dei tuoi sonni persi,
allora portami con te:
vetrina
agli sguardi d'una mattina.

lascia la cioccolata sulle labbra
per il sorriso buffo d'una fotografia,
specchierò negli occhi la felicità
e lascerò che il mio sangue
catturi ogni goccia del tuo respiro.

ora nella mente,
asciutta del tuo ricordo,
chiamo l'apparire
di silenzi d'ambra bruna
a ritrovare ancora,
tra rocce d'ossidiana,
il tuo negativo …
il fantasma della luna
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splendida, come tutte le altre. "E lascerò che il mio sangue catturi ogni goccia del tuo respiro."

il 22/10/2022 alle 14:28

Grazie per il gradito commento.

il 22/10/2022 alle 19:16