molto bella ...mi ha fatto ricordare quando da piccolo nel silenzio della sera ascoltavo il tic tac di sveglie e orologi da muro che si rincorrevano ...mio papa' faceva l' orologiaio ciao e complimenti
Bella e complimenti, mi fa pensare di dare il giusto spazio al tempo! Un saluto.
Grazie Dani e Dorino. Anch'io sono un appassionato dei misuratori del tempo. E rifletto spesso sulla nostra evidente difficoltà a classificare misurare e "umanizzare" una dimensioni incontenibile...Grazie di cuore!
L'orologio strumento che inesorabilmente ci porta il conto del tempo con il volto della nostra vita. Ottime riflessioni che ci portano a pensare ai nostri trascorsi, dandoci il desiderio di poter almeno per un attimo trasportarci sulle ali dell'infinito. Bruno...complimenti...il tuo poetare è davvero bello. Ciaooo
Grazie mille Cassiopea per il tuo attento profondo sensibile commento! Che il ticchettio dei nostri instancabili amici orologi ti propizino un splendida serena serata!
Una poesia dai rintocchi perpetui, scritta con i tempi giusti. Al contempo significativa quanto confortante! Bravo il mio amico Bruno.
Grazie Sir Morris! Riecheggia la inarrestabile marcia della dimensione tempo, nel tuo graditissimo commento. Grazie di cuore!!
Si coglie bene l'impotenza umana a comprendere il significato del tempo e di ciò di cui esso fa parte. Se non ti è ancora capitato, ti suggerisco di leggere le spettacolari pagine relative al concetto di Tempo, nelle "Confessioni" di S. Agostino. Anche oggi è difficile trattare questo argomento con tale lucidità, e sono passati 1600 anni...
Non lo metto in dubbio, e ti ringrazio. Lo farò. A proposito dei 1600 e passa anni, cosa è se non una constatazione rafforzativa dell'impossibilità-inutilità-relatività umane a dare connotazioni quantitative e tanto meno qualitative alla dimensione che noi chiamiamo "tempo"? Einstein, anche, penso abbia detto la sua, dal punto di vista scientifico... Grazie per l'appassionante costruttivo tuo spunto critico, Eriot!