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Pubblicata il 04/09/2021
Affamato
come un leone
volevo sentire avvinghiati ai denti
la carne e i tendini della preda.
avere lordo il muso del sangue bruno,
mentre l'avvistavo tra l'erba
seccata dal sole.

dannato
come un generale disfatto
che avanzando testardo
in ginocchio ammira
la conquista vana,
ho rivestito, egoista,
la vana tragica
veste dell'albatro.
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