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Pubblicata il 25/08/2021
Quando morirò la Morte non mi avrà.
di me rimarranno le ossa, consumate dalla malattia.
di me resteranno i capelli, spenti dalla stanchezza
e dal gelo dell'autunno marrone e scricchiolante.
avrò nei buchi scavati delle orbite l'immagine
del cielo che non porterà pioggia e nuvole.

quando non ci sarò la Morte si prenderà poco di me,
perché il resto sarà altrove, nel cuore degli altri,
nei cari che mi diranno Addio, nei pensieri che sospiranno
perché.
intanto sarò nelle polveri, nella terra, nel legno, nell'ottone, nella stoffa,
nel silenzio di una cassa ormai nascosta.

quando sarò nulla la Morte avrà perso,
perché quello che sarò sarà ormai scappato,
nell'aspetto del fantasma, del doppenganger, del vizio nervoso
di chi penserà che forse potevo essere ancora vivo:
e invece!
e invece avrebbero voluto gli altri essere la Morte!
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Eccellente testo! Molto intelligente! Complimenti

il 25/08/2021 alle 13:14

..."Una vita l'hai avuta"... "Li conti tornano"...

il 25/08/2021 alle 17:22