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Pubblicata il 24/08/2021
Ti vedevo su Youtube ed eri l'abbuffata,
eri quello che pubblicavi, quello che volevi
che la gente volesse tu fossi:
l'Abbuffata.
divoravi, ingollavi, rosicchiavi,
nutrivi i tuoi fans con la tua fame
inesistente e votata alle visual.
la Fame ti divorò, e tu te ne aggorgesti
subito.

eri solo nella cucina,
eri solo nella tua macchina,
eri solo nel ristorante,
eri solo alle soste,
eri solo in viaggio,
eri solo nella cameretta.

eppure non volevi essere solo,
eppure t'hanno lasciato solo.

l'aria ti mancò, la calma ti scomparve,
la perfezione non la raggiunsi.
eri una serie di numeri per un social,
eri un fenomeno che pochi volevano bene,
eri qualcosa che tutti volevano deridere.
la disperazione la raggiunsi.
la terra ti scappò, la paura ti prese.

ora ho solo la rabbia, ma anche quella passerà.
tutti ti hanno salutato, ma solo per le cifre sul display.
un click e tutto passerà, uno scatto
e tutto diverrà passato.
solo i cari ti cercheranno, solo i cari
ti rivorranno con loro.

ma l'orrore! Ora temo per loro, t'aspettano,
ti cercheranno nel letto vuoto,
ti vedranno nel tavolo libero,
ti ricorderanno nella macchina al sole.
tu li seguirai, ma non vogliono seguirti!

avevi ancora una speranza,
una casa piccola,
un orto dove svagarti,
un posto libero solo per te!
ma la Vita si abbuffa di speranze!
e non lascia che ossa di pollo, confezioni
ripulite, scatole svuotate.

io penso a te, e temo per me,
perché ognuno di noi, che ti amammo,
teme di diventare come te.
perché ognuno di noi, che ti adorammo,
teme di finire come te.

e allora arriverà l'oblio...
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