Il nostro amore è così grande
che, a confronto,
l’immensità del mare
sembra una spaurita goccia di pianto
in balia del maestoso ondeggiare
del cuore.
È il cuore il sommo insegnante,
figlio del dolore
e della sua amata speranza;
colui che sprona a schiaffeggiare
l'avverso destino,
ad annaffiare la pallida luce,
affinché essa possa germogliare
e svettare in un nascituro giorno:
la vecchiaia della notte
altrimenti non smetterebbe mai
di graffiare i sogni aventi le tue forme.
vorrei amarti entrandoti sottopelle,
in punta di piedi,
per destare questo sognare,
aspettando sorridente
che il calore del tuo sangue
asciughi l'incarnato piovere.