T’ho visto morire poeta
sull’onda incestuosa
della realtà.
E graziosa
ranuncolo nello
stagno
a pietosir di tuo
stato
di noia dell’arte
che tanto sognasti
nascendo
al nulla
com’or rifai.
T’ho visto poeta
a caval dell’onda
che tutto rilava
al cospetto
dell’io
E t’ho visto
morente d’affanno
al goder
d’amaro.
T’ho visto,
ma sol or riconosco
il tuo calore.