Insegnarsi.

ho fatto il genitore, lo sto facendo e lo farò.
ho imparato più di quanto abbia insegnato, ho creduto nella forza delle parole, ma le parole sono niente se chi ti ascolta non crede in te, e
"per sempre", due parole che ti si scolpiscono nel cuore quando ti nasce un figlio, si frantumano in attimi che non riesci a trattenere quando lo vedi crescere e vorresti insegnargli chissà quali cose.
vorremmo figli come noi, senza coglierne ed accettarne le differenze, a volte le storture delle loro personalità, li vorremmo ligi ai nostri insegnamenti ai nostri comandamenti, come cloni di noi stessi.
ho capito che più del dialogo, che spesso dovrebbe essere un nostro ascolto e non un nostro monologo, più delle attenzioni, educare un figlio e' principalmente amare le sue particolarità, il suo essere diverso da noi ma soprattutto insegnare loro la bontà, il rispetto di se, l'onestà più che con i lunghi discorsi, con l'esempio che noi stessi possiamo trasmettere, come noi conduciamo la nostra vita, come noi rispettiamo la nostra famiglia, con i sacrifici quotidiani.
i nostri figli rispetteranno di più un padre, una madre che insegneranno dimostrando con la propria vita, ciò che vorrebbero fargli capire a parole.
col tempo impareranno a rispettarci, un padre ed una madre come esempio da perseguire.
potrò essere un padre ed un' uomo migliore, senza sforzami di esserlo, solo per il bisogno ed il desiderio che mio figlio si innamori di me.
allora si, tutte le parole del mondo, so` che mi ascolterà.
ed io imparero` da lui, ciò che desiderera`.

Tony Orlando.