Un eco di voci
rimbalza lontano nel vetro
solleva remoti timori,
assorda e si scuote
ma non riesce a passare;
dall'alto dei monti si anima
un sacco raccolto dal vento
raggiunge la valle,
ruggisce
di colpo si svuota
e cade nel nero selciato.
Adesso un dito lucente,scheletrico,
sferza la volta del cielo
ed indica il nido
del male del mondo,
poi gocce a lacrime
inondano
quel che rimane d'intorno,
scompare la luce d'argento
e resta l'alba di un giorno che è solo lamento.