E' che fa male
come mantide quando uccide il suo maschio
o come il bambino che non ha mai giocato,
altalene vuote nei giorni di pioggia
e foglie senza linfa cadute;
è che fa male
pagare un biglietto per un film non piaciuto,
battere marciapiedi per amori sbagliati
o amare qualcuno dove c'è scritto vietato,
bere dalla sua tazza caffè con il sale
e saperlo vicino, non poterlo toccare,
o scrivere parole e non averle vissute;
è che fa male
un fiore finto dentro un vaso
e sulla parete un falso Picasso, l'autoritratto,
il volto d'un vecchio dal tempo scolpito
e cuori a brandelli e segreti ingombranti;
è che fa male
un raccolto perduto.
OLIMPIA