È l’edera sulle spoglie mura
da cui sono circoscritti
i miei pensieri, che, sparsi,
volteggiano, maldestri.
la luce del sole radiante
brucia il terreno su cui
mi trovo a camminare,
in disparte, senza un fine.
le foglie di questa quercia,
in una preghiera inconcussa,
continuano a danzare
e a calpestare la mia chioma.
quanto è dura la corteccia
che ricopre queste scosse?
partorire un lume d’ombra
in questa calda ed odorosa
stagione, appena inoltrata,
sembra quasi inadempibile.
e così le mie suole consumate
continuano a calpestare
questo terreno, di cui, oramai,
sono la sola vittima.
- Attualmente 3.6/5 meriti.
3,6/5 meriti (5 voti)