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Pubblicata il 02/04/2020
I loro cappelli ed i mantelli,
di nuova foggia,
sono in nera tela cerata,
le loro maschere hanno lenti di vetro,
i loro becchi sono imbottiti di antidoti.
L’aria malsana non può far loro alcun male,
né li mette in allarme,
ma si lavino le mani
con aceto od acqua rosata
e la faccia al lato
del naso e delle labbra
e buona sarebbe
che tenessero in bocca
prima di entrare
due granelli di garofano.

Apriranno porte e finestre
affinchè l'aria si rinnovi
ma non sapranno mai
che l'unico colore dello Yūrei
si scioglie nel blu, nel verde, nel viola,
e che nella culla
i sogni di un bambino
tramontano sul sentiero dei crisantemi.
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Bellissima come nel tuo stile, non conoscevo la parola "yurei". Molto triste.

il 02/04/2020 alle 19:05

grazie vincent, è in sincronia con l'effetto tunnel che tutti stiamo vivendo.

il 02/04/2020 alle 19:49

Come Vincent non conoscevo il termine yurei, conosco bene invece cappelli, mantelli e becchi, soprattutto becchi, all'interno dei quali c'è un cibo tossico che depongono senza alcun amore nelle culle di quei bambini. È decisamente in sincronia con i tempi Ancientdreams, e arriva appieno.

il 03/04/2020 alle 13:29

Grazie Arlette. Guija, forse alla P andrebbe aggiunta una D (l'iniziale di Dolore). Per il titolo, effettivamente, a posteriori ometterei Nuovo. Grazie per la maiuscola.

il 03/04/2020 alle 18:12