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Pubblicata il 22/12/2019
Vestita con i colori della tua vita
ecco che nel cuore dell’Estate
e nel meriggio corto d'Autunno
ti scopro Terra Promessa
e la tua bellezza mi folgora
al centro del cuore,
come il fulmine illumina
le ali piene di un’aquila.
Sei estasi cupa di vino nero,
savana dai puri orizzonti
che fremi alle carezze ardenti
del Vento dell’Est
e le perle sono stelle
sulla notte della tua pelle.
Signora selvaggia,
canto la tua bellezza che passa,
prima che il destino geloso
ti riduca in una pioggia di coriandoli
per nutrire le radici della vita.
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sono curioso di conoscere l'oggetto di questa bella poesia, si tratta di una donna? Se è rivolta ad una donna è di un romanticismo "virile" se così posso esprimermi, altrimenti metto l'accento sulla valenza filosofica dello scritto, davvero notevole anche per le immagini potenti

il 22/12/2019 alle 17:58

Potente, come dice Arturo, perché nata da qualcosa di profondamente sentito.

il 22/12/2019 alle 23:53

E' un Inno dedicato ad una donna "naturale". Grazie Lara, Arturo ed Eriot per l'attenzione.

il 23/12/2019 alle 09:00

Le tue poesie son tutte bellissime e anche questa non è da meno.

il 23/12/2019 alle 09:56

Grazie Vincent e Genziana. Sì, le ali distese di un'aquila illuminate dal fulmine forse rappresentano il culmine del tutto. Infine c'è la rincorsa spasmodica, tesa a prolungare forti sensazioni e ad abbreviare un'attesa.

il 23/12/2019 alle 18:31