Sì Ginni, pozzi profondi. Grazie Ravachol, sinceramente molto obbligato.
Come nella persistenza retinica, rimangono brandelli di immagini e di ricordi di qualcosa che è assente ma (a volte inesorabilmente) presente. Molto bella.
C'è tristezza in questi versi, per la perdita di un affetto profondo del quale rimangono solo "uncini e gialli di becco". La vita ci costringe, a volte, ad una sorta di amorevole feticismo, affinchè il calore non si disperda completamente.
Eriot, Vincent e Genziana, siete, come sono del resto anch'io, specchi poliedrici in cui ogni riflesso è un incretato fatto mondo. Le vostre "osservazioni" ricostruiscono in un mondo parallelo frammenti del mio vissuto e lo arricchiscono. Grazie per la vostra preziosità.