Ti traghetto distante dalla
marea rumorosa,
approdo tra le dune
in un oasi di pace,
all’ombra di palmeti verdi
stendo il sudario su fiori
profumati e caste margherite,
raccolgo inattese emozioni
nell’eden dell’immaginario.
il Ghibli accarezza il viso rovente
e il corpo impregnato di tigli,
l’ermafrodita odore, si mescola
tra i capelli intrisi di salsedine.
le mani dolcemente adagiate sul volto,
scivolano sui seni imperlati di calda rugiada
approdano sul ventre di seta, ansimante
muore l’intenso piacere,
ruotano luci di pulsazioni d’un
fremito senza fine
lì,dove la gioia incontra l’amore
lì,dove l’estasi s’aggroviglia
nell’ infinito piacere…solo noi.