Poche corde
lasciate andare
nei vicoli inumiditi
da vite spezzate
suonano le arpe
dai latifondi
riecheggiano viole
mentre le fisarmoniche
armonizzano incessanti
malinconici motivetti
guanti strappati
le dita sui tasti
tutto intorno
nessuno che si sofferma
nell'aria
solo ciò che resta
del giorno
una squallida
indifferenza