Sulle rive dei fiumi Ussuri ed Amur, nel '69, le prime scaramucce. Successivamente, entro il '75, l'Armata Rossa aveva pronti di piani dettagliati per un attacco alla Cina, poi tutto rientrò. Non sarebbe stata una occupazione, assurdo solo pensarlo, ma la distruzione dei gangli vitali, comprese le installazioni nucleari.
"Un troppo presto o un troppo tardi rendono quell’ora irrevocabile per cento generazioni, e determinano la vita di un individuo, di un popolo, addirittura il corso del destino per l’intera umanità". Rubo queste parole da Zweig dall'introduzione del suo immortale "Sternstunden der Menschheit". Scorrendo la tua produzione ho come l'impressione che, qua e là, anche tu sei attratto dalle ore cruciali dell'umanità, come momenti di continuità o di svolta, a volte perché il fatto è avvenuto, a volte perché non lo è.