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Pubblicata il 23/07/2019
Avvicinandomi all’erba
ci ho visto dentro una stella.
quella stella, alzando gli occhi
si abbracciava in cielo
con le altre ritrovandosi al buio.
nel buio ho scordato il confine
tra realtà e finzione, e potrei
raccontarvi di come ieri sera
fossi gocce di rugiada o un paio
di fili d’erba o entrambi,
oppure nessuno.
continuo ad arrotolare l’erba,
e il vento continua a soffiare.
ed io ancora respiro.
e poi all’improvviso vorrei
provare a vedere se so ancora
suonare un filo d’erba.
ti ho appena vista, o eppur deliro,
sfilarti i tacchi e rincorrermi
a piedi nudi, e giocare.
eri bellissima.
“Ti ho preso in prestito i sogni
anzi, te li ho rubati”, quel biglietto.
“Ma te li restituirò, non temere
dopo averli fatti volare lontano.
ci saranno anche i miei, e noi
due” - ma è vuoto- “nel cassetto”.
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