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Pubblicata il 01/07/2019
Toccato
dal quel letto di mosche
che ti riempivano la bocca

Afflitto
per le tue branchie esangui
sempre più attardate nel colore

Costernato
per il tuo omento raggrumato
sparso a velo sull'asfalto

Dispiaciuto
per le tue giovani ali
smarrite in assenza di nido

Rammaricato
per aver acquisito
mio malgrado
un capo ciondolo
ed aver rinunciato
alle vostre code.

Consolato
perchè il mio ed il vostro
sarà stato solo un transito.
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Sono storie viste realmente, storie di code e di una testa (la mia). In ordine, la prima coda è quella di un gattino piccolissimo che non conobbe l'età adulta. La seconda coda quella di un pesciolino di fiera, che nuotò poco nel suo elemento perchè il vaso dov'era custodito cadde sul pavimento. La terza coda quella di un cane investito sulla strada. La quarta coda quella di una rondine cacciata dal suo nido per il rifacimento di una facciata. Riassumendo, è la viceda di una testa che avrebbe voluto essere coda ma, mal comune mezzo gaudio, poi tutto alla fine si ricompone. Essere nato pino o abete sarebbe stato meglio, ma è andata così.

il 02/07/2019 alle 11:01

Afflitto, costernato, rammaricato...c'è molta tenerezza in questi stati d'animo sobri e sinceri. Purtroppo, ho dovuto cercare il significato della parola "omento" che mi ricordava qualcosa che avevo studiato al liceo, durante le lezioni di biologia.

il 02/07/2019 alle 11:41