PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/06/2019
Con quel vestitino bianco appena sopra
il ginocchio ti adoro, seduta tra i fiori.
ma quando rientri dalla spesa,
t-shirt madida sulla schiena e scarpe
da ginnastica legate insieme, a penzoloni
tra le borse, spossata e coi capelli in disordine
amo ogni attimo che mi ha afflitto nell’attesa.
tocchi le gocce con due dita con disinvoltura,
ti sposti sotto il getto d’acqua con sicurezza
e sollevi appena la testa inclinandola indietro.
ti versi un po’di bagnodoccia sul palmo della
mano e ti accarezzi sulle spalle e sul grembo.
versi dell’altro bagnoschiuma sulle mani,
e scrivi ti voglio troppo bene sul vetro.
e dopo aver spostato una gamba leggermente
in avanti, sollevando sulla punta il piede
ti chini per insaponarti il polpaccio e la caviglia.
ti aiuto col sapone sui fianchi, intanto stendi
le braccia in avanti fino a farmi sentire le tue mani
toccare i gomiti, e ti stringo forte per non perderti.
mentre mi appoggi un ti amo sulle sopracciglia.

mi riporta nella sala il rumore della pellicola
che striscia sul bordo della bobina, e resta solo
l’odore tostato del cinema e sullo schermo il peso
del titolo non C’E’ altro, altro che te.
in platea non è rimasto più nessuno, e forse
ci stiamo già facendo del male, e mi sembra
di essere qui seduto da sempre con l’alter ego
di me stesso, e si spegne il proiettore.
la maschera che maschera non lo è mai stata
riaccende le luci prima del prossimo spettacolo,
ma è al buio che meriterebbe il giusto riguardo.
questo film dove non è mai stato importante
come entri nella vita degli altri, non so quante
volte l’ho già visto finire di schiena in un vicolo.
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5,0/5 meriti (2 voti)

bellissimo testo ....mi hai fatto vedere e vivere ciò che con pienezza di particolari hai così bene descritto...bravo.

il 25/06/2019 alle 08:20

Un dipinto dove risaltano i particolari nascosti ,piaciuta

il 25/06/2019 alle 10:39

Grazie davvero

il 25/06/2019 alle 15:54