Vai per le vie dei cacciatori
in sentieri di felci rosse di luna e candidi
di fiori stellati. Esitano i respiri
negli animi che fiutano solo la paura,
solitari guardinghi sparvieri.
Arresta il passo laddove il ragno riposa;
ai suoi occhi sarai a geometrico giudizio
come filo disfatto, multi presente
come l'invisibilità dell'essere.
Saggio sarà il consiglio della libellula
che in volo di drago ha battuto il cielo.
Ha conosciuto probabilmente l'acqua
e il passato e il futuro,
morbose nuvole e rabbiosi soli.
Sì, tu vai per le vie dei cacciatori
inabissato nel sordido ricordo del cuore
delle vanesse in amore.
Chi hai amato non ha mai amato
ma se gradisci credilo ancora;
è il necessario inganno, preludio muto
al sanguinoso sparo. Zolfo,
s'alza in volo il drago.
.A.G.
- Attualmente 3.6/5 meriti.
3,6/5 meriti (5 voti)