Mi coinvolge perché provo i medesimi sentimenti. Permettimi una critica: quei "grandissime balle" (seppur ben motivati), mi sembra abbassino il livello dello scritto, rendendolo (immeritatamente) più banale. Un testo che, invece, vive di una visione disincantata ed evoluta, quale non si incontra spesso.
Visto il profilo la tua è una piacevole "new entry". Hai perfettamente ragione, l'espressione "balle" sciupa il resto del testo ma è consapevolmente voluta, un contrasto nel contrasto. La prima parte di Bandiera nera si riferisce ad Edith Stein (come argutamente ha scoperto una profonda esploratrice di questo sito). Nella seconda parte, molti decenni dopo, un'anima laica, appoggiata al muro del convento sembra avvicinarsi ai valori di quella Carmelitana dalle radici ebraiche, ma è ormai sorda al suo profondo messaggio perchè vive ed interpreta il suo presente solo con strumenti meramente ideologici, acritici, e questo si evince anche dal linguaggio adottato.