PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/03/2019
Siamo,
ma vorrei dirti che saremo,
arenati come barche
sulla culla delle acque.
Ricordiamo,
ma vorrei stringerti
con mani di domani
dentro questo vortice d'orizzonte.
Fissiamo,
senza data a calendario,
perchè vorrei crederti
dentro la pupilla degli eventi,
come se tu fossi una gatta stanca
che salta cieca sui gerani.
Viaggiamo,
con una sacca colorata
sulla spalla dolorante,
ed il cane ci morde in coda
sul sentiero della lanterna.
Passiamo,
inascoltati nelle voci
e strozzati sull'acuto
di un trascorso monocorde.

E tutto ciò è un privilegio raro:
avere il cuore come groviera,
con le tue scintille di sole
che oltrepassano e vanno oltre,
oltre gli alpeggi di transumanza.
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La catena, il tempo, sono circolari e le esperienze si accavallano mescolandosi.

il 27/03/2019 alle 09:10