occhi
stropicciati
d’un primo mattino
tornano
a vagar nel tenue sapore
d’una fine annunciata
con sguardo ora leggero
ora fugace dal tetro dolore
si accingono a sorseggiare
chicchi di un nuovo sapore
non più insipido
ora a tratti
con altri
occhi
gustano
fino in fondo
il socchiudersi
degli stessi
nella penombra
d’un caffè
dolce amaro
bollente