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Pubblicata il 27/01/2019
T’amo d’un amor cortese
che nacque dallo sguardo
d’una creatura indefinita.
amo quel tuo riguardo
e la grazia del tuo volto.
emana in te purezza
e candore ogni cosa.
e amo cotanta bellezza.
incrociando le altrui facondia
ci percepimmo a vicenda,
e generasti in me una felicità
di cui giammai farò ammenda.
rivolgermi i tuoi lessemi fu
bastante per riscaldare d’amor
platonico questo frusto cuore.
anelei, semmai l’alea largisse
un incontro, alla sola tua anima.
parola d’impostore.
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