Dai balzelli
dei tuoi piedi nudi
di sasso in sasso
gli occhi miei si dissetano,
così come la gola
i gorghi d’acqua
chetano.
rincattucciato su di una
cengia nella parete murgica,
raccolto nei ricordi
che fanno ancora rumore,
anche quelli per i quali
continui a chiederti il perché,
mi resti nel cuore.