Quel sogno di cui narrai
non si ripresentò.
e un po’ me ne dolgo.
il tredicesimo giorno
di gennaio tuttavia,
da una fotografia colgo
lei come marza, con la
delicatezza
che si deve a un nesto
con l’auspicio che attecchisca.
di spalle a un contesto niveo.
una borsa eburnea su di un giacchetto
scuro: Dio, non c’è essere nel creato
che da quello sguardo non s’arricchisca.
e sullo sfondo
del Cristo Redentore
di Maratea,
tra i bellissimi capelli scuri
occhiali acri.
su di una lunga e fiera scalea.
se alzo lo sguardo, appena fuori
dall’immagine fotosensibile
posso vedere un aquilone.
in quel suo sguardo sensibile
posso però anche vedere i cercini delle
cicatrici che hanno generato un pollone.