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Pubblicata il 21/12/2018
Con il cinguettio del cardellino da suoneria
nel telefono trilla la sveglia, fa per uscire
dalle lenzuola e si accorge di essere nudo.
sbadiglia, e con gli occhi insonnoliti scorge
riporto e sospensorio che lo aspettano
sul parquet; il cardellino seguita drudo
a ciangottare e intontito, sonnacchioso ma
compiaciuto per la nottata di concupiscenza
lo pervade un senso di plenaria atarassia.
anche se è l’alba di un altro giorno di comizi.
col compiacimento per la notte di ardore
indomabile dal finestrone in stile abbadia
della cucina guarda la Brianza svanita come
lei nella scighera, lei che è uscita prima che
si svegliasse; e sorseggia il suo caffè di malto.
dopo la carnalità della notte è caduto nel
sonno, e nel calore del suo corpo: ora infila
i mocassini e esce sette centimetri più alto.
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