PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/12/2018
L’anziano uomo, come oramai
fa da quasi due decenni, ogni
mattina si reca nell’orto
e con la consuetudinaria procedura
controlla che la zucca non sia vuota.
e il cavolfiore non sia morto.
pari a tutti quelli che erano i suoi affetti.
alieno da ogni ricordo saluta sfiorandoli i porri
e si assicura che abbiano al vento forte
resistito ramati i pomodori, che siano
in buono stato i pisellini e il sedano
non abbia patito le gelate della notte.
osserva le cipolle rosse
e le zucchine bianche, assuefatto alla solitudine
delle interminabili ore vuote.
qualche passo tra i fagioli borlotti,
e gli sfugge un sorriso amaro
destinato forse alle carote.
amaro come il sapore
che lasciano le cose
irrimediabilmente andate.
prima di rientrare con il canestrino
pieno per il minestrone per cena
si accerta che godano di buona salute le patate.
gli pare di udire un graffio alla porta
ora che sminuzza le verdure
nel suo angusto e freddo cucinino.
la sorpresa non starà nell’aprire, ma nel
sentir un po’ meno il graffio al cuore nel divider
la minestra con l’inatteso tremante bastardino.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (3 voti)

Tutto buono! Un minestrone cucinato letteralmente bene! Bravo!

il 05/12/2018 alle 20:43

Ne sono onorato

il 05/12/2018 alle 21:53

Si mangia in due a quel desco regale e l'uno graffia via un po' di solitudine all'altro. Un affresco che mi sono fermata a guardare volentieri MastroPoeta perché, come un pregiato acquerello, possiede i pigmenti finemente mescolati all'aria aperta.

il 06/12/2018 alle 09:12

Il tuo commento potrebbe essere una mia prossima poesia...grazie di cuore

il 06/12/2018 alle 16:17