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Pubblicata il 10/09/2018
Padre della notte
tu osservi i peccati e
i peccatori delle tenebre.
a te, reo confesso, mi rivolgo.
non so discernere il bene dal male.
mi giudichi per ciò che non sono
ma ho le mani insanguinate.
le strade buie sono
il mio territorio di caccia e
le mie prede vite insofferenti.
ci vuole una certa superiorità innata
per eliminare e cancellare l’esistenza altrui.
e’ come cancellare la propria.
merito la tua riconoscenza, padre,
per tutti i delitti che ho commesso.
con ciò ti ho rivelato la mia piena umanità.
ucciderò tutti, padre, e
infine ucciderò anche te.
così riprenderò la mia innocenza.
ritorno a suonare l’organo sacro.
questa è la mia confessione.
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Trasmetti la tua sofferenza attraverso questo scritto...profondo e toccante Bravo. Gabriela

il 11/09/2018 alle 07:28

Vi ringrazio e vi saluto. A presto

il 11/09/2018 alle 13:52