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Pubblicata il 07/09/2018
Il caldo dall’inconsueto
puzzo di petrolio misto a farina
non mi lascia dormire.
l’alito di cacao e paraffina
del mangiafuoco pare entri
dal lunante della soffitta.
non dorme il circo nella piazza
e pare non dorma nella sua cripta
neanche il conte Vlad
che infastidisce il sonno infante
di quel figlio che nella cuna,
tra mormorii e veglia baccante,
non mi lascia dormire.
per il caldo dall’inusitato lezzo
di latte in polvere e urina mi affaccio,
e pare mi guardi con disprezzo
il mangiafuoco… pare cheta la cuna.
mi corico in questa notte di caldo afoso
alla ricerca di quella fase rem
e di un poco di riposo.
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