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Pubblicata il 26/08/2018
Mia moglie era un’immagine di bella donna,
incorniciata e fermata nel tempo.
sempre diversa… una donna che ricorda, una
donna che non si dimentica; senza tempo.
donna di carne e di sangue, con cui si
convive e, se hai fortuna, anche si invecchia.
si mette in posa fra due cieli, fra due luci.
quegli occhi in cui inevitabilmente ci si specchia.
di mille emozioni… mia moglie va fotografata,
come sono fotografati nella mente i ricordi.
iniquamente non spetterà a me guardarla dormire
e accompagnarla negli anni, come da accordi
che Dio non ha voluto sottoscrivere: chiedevo
di carezzarle i capelli fino a che fossero bianchi.
mia moglie va solo amata… chiedevo di starle vicino
fin a che i nostri passi non fossero stanchi.
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