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Pubblicata il 26/08/2018
Ho parlato a un angelo e l’ho
pregato di domandare a Dio
di darvi ogni giorno un altro giorno,
e di non essere troppo duro con voi.
di fare in modo che siate
longanimi col mondo disadorno,
e di spirito probo.
con la placidità di un fiume,
pacatezza per converso all’acredine.
che siate risoluti, né oltre misura
morali né baldanzosi; utopici ma
non utopistici e che l’intercapedine
nel vostro animo abbia di egual
superficie debacle e riuscita.
sfibrati nella psiche e nella materia,
ma mai orfani di avvedutezza; che
anche dinanzi alla giustezza snaturata,
la veridicità non cada in miseria.
ho parlato a un angelo e l’ho
implorato di supplicare Iddio,
ma ho compreso dai reiterati cipigli,
che la sola malleveria è l’amorevolezza
senza riserve del padre verso
ciascuno di voi tre miei diletti figli.
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