PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/08/2018
tutto nella città ormai tace
e solo qualche luce flebile
taglia la bruma, assottiglia
e cela dell’oscurità gli spettri.
incalzati dal mugghiare del
vento calcano le strade gelide
due sagome strette
nei propri zucchetti.
lasse nell’incedere
e tra loro
distanti
meno di un palmo,
sentono le caviglie dentro ai
calzari braccate come da cani
nell’ombra, e boffonchiano una
melodia celata dietro un salmo.
il lampione di fronte al Vescovado
mostra le svastiche sulle mani
e quel concetto di ariano, svela
i lemuri: i soldati di Odino di ritorno
da una sortita e tra le mani di uno
dei due prelati un rosario di loppa.
l’aurora inevitabilmente
cancellerà le tenebre
e le sue larve, e farà giorno
ma ora la notte rende loro
gli zucchetti tediosi
alla stregua di una kippah.
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