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Pubblicata il 19/08/2018
Avanti… avanti, rispondi.
apri la dannata porta,
non c’ è tutta la vita.
e la notte è così corta…
non ho doti, e se ne avessi
non sarebbe la pazienza.
se la maniglia scende, entro e
prima che tu opponga resistenza
sputo d’ un fiato parole, angosce
… paure e tutto quanto.
non sono qui per aggiungere storia alla
storia… e non ti dirò se ho pianto.
clic È il momento, ci siamo: Don Angelo
…è buona la persona, ha cuore il tuo prete.
la domenica le ostie ti accecano da quanto
le strofina, e l’ha alzato pietre su pietre
quel suo oratorio; ma non si può dire che
sia un salice il tuo Francesco dei poveri,
messo sotto pressione la voce balbetta e i
suoi nervi somigliano alle alette dei passeri.
povero Don: mi pregava di non venire,
e mi dava il tuo indirizzo di casa …
recitava il rosario tra le mani sudate
e mi parlava della sua chiesa.
scordava le parole del Padre Nostro e picchiava
il pugno come il babbo natale della Vicenzi …
mi chiedeva di non cercarti… ripeteva “Tra non
molto è la Vigilia”; teme che lo licenzi.
non farlo, ti ama… io l’amavo, ma Eva del
serpente mi ha lasciato giornali vecchi e cartone.
mamma e papà da anni guardano la vita da dietro
la finestra o davanti a un vetro in televisione.
e ho perso gli amici tra
giuda senza sospetto
e una donna che
suda nel loro letto.
clic E ora è fatta, ti
ho detto tutto quanto.
ora è fatta… clic Ma
non saprai che ho pianto.
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