Il poeta è uno sfaccendato alle prese
con la noia dei giorni da riempire,
un ozioso affaccendato per uggia
in inedia e tediosi impicci da assopire.
e’ un incompiuto essere umano,
il tempo imperfetto del verbo vivere.
un mancato novellista,
inadeguato mestierante dello scrivere.
costui è la gargotta per la strada,
nel vicolo di notte da evitare
per possidenti, gentil sesso e aurighi.
e’ la bestia insalubre da eliminare.
l’uso immorale e diseducativo che ne fa
del suo talento è antitetico all’asceta
nel compimento di scibile e dottrine.
così Platone a Socrate riferendosi al poeta.
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