E sprofondi nel parco fluviale,
là non v'è più luce solare.
soltanto cicale irrequiete,
ombre lunghe di tiglio
e d'abete.
scorre la fonte gioviale,
santa Rosa da sola bisbiglia
se hai sete ti viene in soccorso
ma attento alla fonte la zanzara ti piglia!
È lungo il tratto di vegetazione,
il Nera corre alle braccia di Tevere
l'arco domina la sua direzione,
poi la Chiesa interrompe il paesaggio
nera trova Montoro e la sua Venere.
qui in solitudine puoi meditare
c'è beatitudine senza viaggiare,
nel canto dell'acqua anneghi il tormento,
risali e la luna lo inombra d'argento.
mille sottili steli d'erba lucenti,
arcate in pietra e abbazie dirompenti,
sopra la stanchezza del giorno hai lasciata,
in lontananza i canali la campagna l'han costellata,
verde, brillante,
divisa a scaglie di giada.