PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/12/2017
Conoscevo quella storia,
l'avevo letta infinite volte:
capanne sperdute
e vecchie carte,
piste per l'Eldorado.
era come una follia quieta
che faceva sognare
di giorno notti stellate.
in realtà c'erano pochi modi
di trovare l'oro
e troppe le difficoltà
per un'età che non avanzava.
adesso, senza Eldoradi,
vanno superate le rapide
ed imboccato il primo affluente
fermandosi solo
alla sorgente del fiume.
c'è un passo con una roccia
a forma d'aquila,
sotto il passo c'è una valle
con un bivacco senza fuoco.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Mi sovvengono varie cose: Jean Giraud dei sognanti disegni, le decine di luoghi con quel nome e gli scheletri lungo la pista, molti di gente tinta o di disperati senza altra luna da seguire. Ed infine il nostro personale cammino lungo il quale gli eldoradi si spengono ad uno ad uno come stelle morte migliaia di anni fa. Ho una visione da peyotl. Sopra pasa el condor di Daniel Alomía Robles. Muto.

il 22/12/2017 alle 21:40

A proposito di invito ad ascoltare la versione su youtube di El Condor Pasa (Original) - YMA SUMAC (1971) Una cosa che copre tutta la tua poesia. Guardando anche il video. Altro che mescalina, se vuoi, beninteso.

il 22/12/2017 alle 21:54