scusa ma mi perdo nel tuo labirinto di parole ,,,,,,riesci a spiegarmi un po '''?
Un’architettura si parole e ritmi complessi esprimono con veemenza e compostezza di forma concetti e vicende personali di difficile partecipazione ma pur sempre interessanti.
Lettera a casa di chi è lontano da casa! Solo chi ha fatto esperienze di vita lontano da casa può capire, la propria identità, l'appartenenza culturale, la lingua messi in discussione, una malinconica visione con radici trapiantate in altro terreno e i rami più alti che da lontano mirano al ritorno al nido! L'uomo è un navigatore, un avventuriero e oggi più attuale che mai dove si va per inseguire il miraggio di un lavoro e condizioni migliore e dignitose di vita. Per quanto sia lunga la vita l'appartenenza, il nido, la casa natale resta il nucleo al quale attingere serenità e riprendere fiato per i cambiamenti e le novità nei momenti di sconforto e sbandamento... io così l'ho letta! La poesia smette d'essere dell'autore per divenire del lettore a specchio del proprio sentire e della personale capacità di intelligere e interpretare... non v'è lettura sbagliata ma poesia che risulta emotivamente sterile!
Per GINNI Ti manderò per messaggio la parafrasi della poesia. Stasera no perché ho altre cose da fare. Promesso. Grazie del passaggio. Per gli altri: grazie innanzitutto. Il testo non riguarda situazioni personali ma interiorizzazioni e considerazioni dopo molti contatti con molte situazioni di disagio o di difficoltà lavorative di emigrati nel nostro Paese. E' di quasi dieci anni fa ma le cose sono sempre valide se non ancora più complesse. I personaggi della scena sono costruiti sulla summa di molte cose udite e considerate. Il richiamo a Ellis Island è palese: era il passaggio obbligato dei migranti (moltissimi italiani) verso gli Stati Uniti. E non erano rose e fiori. Ora sono si tendono fili (fili preconizzati nella frase: 'o labirinti analoghi con fili sanguigni'). Non era difficile essere profeta udendo le considerazioni personali e politiche di soggetti privati e pubblici, già allora.
anch'io avrei scommesso sull'autobiografico e resto ammirato dalla spiegazione che hai dato Mariano, ti fa molto onore....in più i versi criptici ma raffinati conservano vivezza, testimoniata dalla curiosità che hai suscitato