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Pubblicata il 11/12/2017
Dal cavatore estratto a raschio
nei graniti delle Apuane
ai resti di un martirio
consumato lentamente
dentro contri surriscaldate.

Quanto è lunga, infinita,
nella lotta senza quartiere
questa lista di caduti
che si avviluppa silenziosa
attorno all'elica contorta
da sempre conosciuta
come Albero della Vita.

E quando risalirà
dalla gola della terra
la perenne arsura
di una sete universale
chi non beve resterà nella notte
e le tortore piangeranno
sommessamente
tubando a voce ferma
sui miliardi di gusci vuoti
sparsi tra polvere e sabbia
e raffiche di vento
e quant'altro vomita
il Creato nella notte.

Chi non ascolta
rimane nella notte
e resta sordo a quel richiamo
nel clangore profetizzato:
"siate pronti, sì vengo presto".
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refuso: dentro coltri riscaldate.

il 11/12/2017 alle 19:52

ci vedo un messaggio importante, il passaggio della morte non compreso...piaciuta

il 12/12/2017 alle 12:10

Estote parati semplicemente , perché Egli viene come un ladro nella notte. Sì, quante spoglie inanimate sulle spiagge della terra! Memento homo quia pulvis e set in pulverem reverteris. Tutto qui il nostro esistere.

il 14/12/2017 alle 16:12

E.C. Memento homo quia pulvis es et in pulverem reverteris. Pardon ma il senso non muta di un et.

il 14/12/2017 alle 16:13

"Sheol" nell'Antico Testamento significa (sic et simpliciter) fossa, buca. Solo le tarde traduzioni greche e latine, stravolgendone il senso, lo identificheranno con l'Ade e l'Aldilà.

il 14/12/2017 alle 16:46

Ho cercato a lungo lo sheol ma non l'ho trovato. Qualcosa mi è sfuggito? ho trovato un 'contri' che non ho compreso. Ho sbagliato tutto?

il 14/12/2017 alle 16:58

Scusa visto ora il refuso: coltri. Pardon!!!!

il 14/12/2017 alle 17:17