PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/09/2017
Apparve, null'altro da dire.
l'uomo sulla coffa balbettò.
da una nebulosa alcolica
apparve l'isola sognata,
dritto alla polena spossata.
il passo che toccò il lido
venne avvolto dalla dolcezza
delle conchiglie triturate
da arcaiche maree infantili
figlie di conchiglie remote.
nessuno osò un altro passo.
vegliava un oscuro sospetto.
velato da foglie eleganti,
forse la saetta scagliata
da occhi seducenti di maga.
nessuno fiutò il profumo
dell'orchidea e dell'ibisco.
era speranza d'abbandono
ma distacco per confidenze.
nicotina nelle narici.
adolescenti suoni d'acqua
sfacciati in cascate celate
misero in allerta l'udito
ottusi da molti cicloni.
altri tempi, epoche diverse.
non presero frutta, non acqua.
nulla. Tutti erano nessuno.
voltarono le spalle curve.
finisterrae li esigeva,
il più temuto dei timori.
prima di spiegare le vele
il più anziano reverente
ad una lontana autorit�
deliberò nella melassa
'per la Storia sarai Elisabeth'
07 marzo 2016/14 marzo 2016
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Grazie Sig. Mariano. Le mando un poetico saluto. Elisabetta

il 26/10/2017 alle 12:45