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Pubblicata il 01/10/2001
LE IDI DI MARZO

per rinotracheite
s’attarda s’attaglia
soverchia distrugge
dei miti l’essenza
d’assenzio impregnata
com’opera stanca
d’inghippi t’avvolge
dispera l’assenza
di enti presenza
grand’opera avanza
in vetrina s’espone
RIBASSI DI FINE STAGIONE
d’efedrina mi manca
una spanna in cc misurata
con lampi d’acrobata
arriva la prima
Pugnalata
crolla l’impero
con agnelli belanti
Seconda Pugnalata
la rosa rossa divampa
il fiore di fango
diviene di sangue scarlatto
crolla l’impero la lama
penetra inesorabile
nel vulnerabile corpo
l’androgino esulta alla
grande opera però
incompiuta per mille
e ancor mille valzer
del sole danzante.


(vittorio baccelli)




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