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Pubblicata il 10/01/2003
Vado nel vago ricordo di un sogno
pieno di giovani donne e sorrisi
svaniti nella pace che non so
di una mattina acerba, e vorrei il sole

a indovinare la mia primavera
che ancora dorme, e avrà i suoi sogni, eppure
ambisce a farsi sognare, nell'ultimo
lasciarmi dentro una canzone muta.

Tracce di inchiostro nella notte lenta,
ma perderò le mie piccole amiche,
forse, nella mia mente: già, ne ho il tempo,
nella mattina acerba in cui si attarda

il sole freddo nei meandri oscuri
di sé; per ritrovarle in un domani,
la palla in mano, che non sia soltanto
speranza lieve e breve gioco di ombre.
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...tesoro mio...è bellissima...tu non finirai mai di stupirmi...questa tua continua ricerca...questo tuo grande bisogno di esternare i sentimenti...ti fa abbracciare la sofferenza e ti diviene sorella...e il dolore scivola nei tuoi versi con amore infinito...sei stupendo fili...e la tua lirica è da baciare...
...ptciù...simy

il 11/01/2003 alle 08:31