carino, ma attenzione alla metrica! sdrucciola al primo verso, sinalefe al secondo, alterano il computo sillabico...
D'accordo sul sinalefe diun ,ma per quanto riguarda la la parola sdrucciola (piegano) ,la stessa non altera il computo delle sillabe. Grazie ,comunque :-)
Non voglio certamente polemizzare, solo che, per reciproco chiarimento, se "piegano"ortograficamente vale tre sillabe, metricamente, negli haiku, e solo a fine verso, ne vale due...
lu-ci-pie-ga-no-sil-la-be-diun-no-me-qui-nel-la-da-gio ... HA RAG AX! ... http://www.separarensilabas.com/index-it.php
Nessuna polemica; lo considero uno scambio che può valere come crescita. Non posso dire di conoscere tutte le regole degli haikù , quindi mi affido. In questa mia , però, vorrei salvare il senso a prescindere dalla metrica e dal computo delle sillabe, che, peraltro , negli haiku possono essere anche inferiori a 5 o a 7, purchè si rispetti l'alternanza. Questa mia in altro luogo era corredata da un'immagine; un lampione sul calar della sera e proprio quell'immagine mi restituiva il senso di nostalgia legato ad un nome e ad un volto a me caro (Lucio) che ora non è più qui , ma lo sento in ogni dove. Grazie, Axel
Certamente il valore del testo non viene sminuito, in questa malinconica dedica, per quanto riguarda le regole degli haiku, forse ti potrebbe interessare l'ottimo sito di cascina macondo, una vera bibbia di regole, non sempre facili da rispettare. Quanto a Gabry ribadisco che il computo esatto è di 15 sillabe: pie-ga-(no), in quanto, a fine verso, l'ultima sillaba è come se non fosse presente nell'emissione del fiato. Buona serata a tutti e scusami per l'appunto, fatto giusto per dare un contributo. Ax
Sentito libero di esrpimere pareri e di fare appunti e considerazioni. Andrò a visitare il sito che mi hai indicato. grazie e buona serata anche a te.
cmq... haiku... tanka... e tt le altre composizioni dove bisogna contare, limitano la spontaneità dei versi che vengono imprigionati in limiti numerici! anche io, ogni tanto, mi diverto... ma preferisco il verso libero; dove le parole seguono il senso dell'anima!
Diciamo che rimane imbrigliato chi,leggendo ,conta le sillabe piuttosto che lasciarsi trasportare dalle parole . Anche io ,come te,Gabry,amo il verso libero,ma ammiro chi in pochi versi sa esprimere un mondo ,il proprio e sa dargli ampio respiro .Ciao :-)