c'è quella foto che stringe in sé lo spirito
di tutta la boemia newyorkese
dove un Richard Hell con cappotto e occhiali
scuri molto simili ai miei
scambia obliqui pareri con un James Chance
azzimato da suo solito e che gareggia
ad alti livelli in quanto a capelli implausibili
stanno forse concordando come spartirsi
l'usufrutto del clitoride d'Anya Phillips
quella sera
ebbene in questa foto già sublime in sé
(quasi quanto quella in cui Emcee Cavallo
+ Metal Carter + Truce Baldazzi
swaggano insieme in camerino)
c'è sempre stato un dettaglio inspiegabile:
quella scritta, sul muro di fondo, "M i l a n o"
i casi sono due: o erano a Milano, che lo escluderei
o sui muri dei locali di New York
qualcuno va in giro a scrivere i nomi
di città molto meno
un po' come se sui muri di, che so, Firenze
io andassi ad applicare le lettere
che scandiscono il nome
"Catanzaro Lido"